Tax NEWS n.34 del 26/06/2025

Prorogata al 31 dicembre 2025 la comunicazione PEC degli amministratori

La circolare 25 giugno 2025 n. 127654 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficialmente prorogato al 31 dicembre 2025 il termine per la comunicazione obbligatoria del domicilio digitale (PEC) degli amministratori di società. Nonostante questo rinvio restano aperte alcune criticità che dovranno essere risolte

 

Con la circolare n. 127654 del 25 giugno 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficializzato la proroga al 31 dicembre 2025 del termine per la comunicazione obbligatoria del domicilio digitale (PEC) da parte degli amministratori delle società già iscritte al Registro delle Imprese alla data del 1° gennaio 2025 (la precedente scadenza era fissata al 30 giugno 2025).

Il rinvio si è reso necessario a seguito delle difficoltà operative segnalate da Camere di Commercio, ordini professionali e associazioni di categoria, che hanno sottolineato come l’adempimento fosse coincidente con la scadenza per l’approvazione dei bilanci, creando sovrapposizioni problematiche in termini organizzativi e gestionali.

Ricordiamo che l’obbligo in questione è stato introdotto dalla Legge 30 dicembre 2024 n. 207 (Legge di Bilancio 2025), e rappresenta una novità significativa nel panorama delle comunicazioni obbligatorie al Registro delle Imprese. In particolare, la norma ha esteso anche agli amministratori delle società, già iscritte alla data del 1° gennaio 2025, l’obbligo di dotarsi di un proprio indirizzo PEC e di comunicarlo formalmente, affinché venga iscritto nel Registro delle Imprese. L’obiettivo di questa disposizione è promuovere una digitalizzazione più capillare e rendere più diretta ed efficiente la comunicazione tra Pubblica Amministrazione e rappresentanti legali delle imprese.

È importante chiarire che, per le società costituite dal 1° gennaio 2025 in poi, la comunicazione del domicilio digitale degli amministratori deve avvenire fin dalla costituzione della società. Viceversa, per tutte le società già esistenti a tale data, il nuovo termine del 31 dicembre 2025 offre un periodo congruo per regolarizzare la posizione dei propri amministratori.

Pur avendo rinviato il termine, il Ministero ha confermato tutte le precedenti indicazioni operative contenute nella nota del 12 marzo 2025. Tra queste, rimane in particolare l’obbligo per ogni amministratore di dotarsi di una PEC personale esclusiva, diversa da quella della società o da eventuali caselle condivise con altri soggetti. Inoltre, in caso di inadempimento, viene confermata la possibilità di applicare la sanzione amministrativa prevista dall’articolo 2630 del Codice Civile.

A fronte di questa posizione ministeriale, alcune interpretazioni (in particolare quelle espresse da Unioncamere e Assonime) hanno sollevato dubbi sulla legittimità dell’obbligo in assenza di una norma primaria che definisca un termine giuridicamente vincolante e associ il mancato adempimento a una sanzione. Secondo queste interpretazioni, la PEC dell’amministratore potrebbe anche coincidere con quella della società, e l’adempimento non sarebbe soggetto a sanzioni ma solo a eventuali richieste di integrazione documentale da parte della Camera di Commercio in fase di iscrizione o variazione della carica.

In questo quadro ancora parzialmente incerto, il nostro consiglio è quello di procedere comunque, per tempo, alla verifica della posizione degli amministratori e all’eventuale attivazione delle caselle PEC personali. Riteniamo che anticipare l’adempimento sia la scelta più prudente per evitare ritardi, contestazioni o complicazioni burocratiche, soprattutto in considerazione del fatto che molte Camere di Commercio stanno già applicando operativamente quanto indicato nella circolare ministeriale.


Tax News pubblicata il 26/06/2025 da Marco Nessi


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