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Emanuele Falorni - 13/06/2025

Tax News 29/2025 del 13.06.2025

Slittamento dei termini di versamento delle imposte per i soggetti ISA e i contribuenti forfettari e altre novità fiscali

La presente Taxnews riassume alcune novità fiscali contenute nel Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri in data 12 giugno 2025, di cui ha dato notizia il Comunicato stampa emesso ieri dal Governo. Tra le principali misure si segnalano la proroga dei termini per il pagamento delle imposte e nuove semplificazioni per le imprese e per la determinazione del reddito da lavoro autonomo.

Proroga dei versamenti delle imposte

Per l’anno 2025, i soggetti che applicano gli ISA, così come i contribuenti in regime forfettario, beneficiano di un rinvio dei termini per il versamento del saldo 2024 e del primo acconto 2025. La nuova scadenza è fissata al 21 luglio 2025 (in luogo del 30 giugno), con possibilità di effettuare il pagamento entro il 20 agosto 2025, applicando una maggiorazione dello 0,4%.

 

Lavoratori autonomi: nuove disposizioni

Il Decreto introduce importanti novità in materia di redditi da lavoro autonomo:

 

  • le spese sostenute all’estero per viaggi, vitto e alloggio saranno deducibili anche se effettuate tramite mezzi di pagamento non tracciabili;
  • le spese di rappresentanza, invece, potranno essere dedotte solo se pagate con strumenti tracciabili, sia in Italia che all’estero, analogamente a quanto previsto per le imprese.

Ulteriori chiarimenti riguardano la dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2024:

 

  • le plusvalenze derivanti dalla vendita onerosa di partecipazioni in associazioni o società che svolgono attività artistica o professionale (comprese le STP) sono inquadrate come redditi diversi;
  • gli interessi e gli altri proventi finanziari percepiti nell’ambito dell’esercizio di arti o professioni rientrano nella categoria dei redditi di capitale, non in quella dei redditi da lavoro autonomo.

Semplificazioni per le imprese

Per le imprese, il decreto introduce agevolazioni significative nel calcolo del reddito, tra cui:

 

  • semplificazioni nel calcolo del riporto delle perdite;
  • una maggiore deduzione per il costo del lavoro ("più assumi, meno paghi"), con l’eliminazione del vincolo relativo alle società collegate;
  • razionalizzazione del regime CFC (Controlled Foreign Companies), sia in relazione alla determinazione dell’imposta minima nazionale prevista dal Pillar 2, sia nel contesto del nuovo regime opzionale introdotto dalla riforma fiscale.

Modifiche in materia di IVA

A partire dal 1° luglio 2025, in seguito alla scadenza dell’autorizzazione da parte dell’UE, lo split payment non si applicherà più alle operazioni effettuate nei confronti di società quotate in borsa, incluse nell’indice FTSE-MIB.

 

Il meccanismo dello split payment viene esteso, inoltre, al settore del trasporto: interesserà le prestazioni di servizi caratterizzate da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente rese alle imprese del settore del trasporto.

 

Appena sarà disponibile il testo del Decreto, con la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, potremo fornirvi ulteriori approfondimenti di dettaglio.